Daesh devasta un villaggio in Mozambico

Solo pochi giorni fa Daesh ha attaccato un villaggio, bruciato 30 case e ucciso due cristiani a Cabo Delgado (Mozambico), secondo le informazioni di La Razón.

Il gruppo terroristico ha già annunciato che il suo obiettivo principale è quello di far sparire il cristianesimo dal continente africano e da altre parti del mondo e non ha smesso di compiere attacchi quasi quotidiani. “Dopo lunghi decenni di politeismo, eresie e deviazioni, l’invasione crociata di Francia, portoghesi, spagnoli e altri paesi crociati europei, e gli anni di magrezza e debolezza, durante i quali i cristiani dispettosi hanno lavorato per separare i musulmani dalla loro religione (.. .), sappiano i cristiani non credenti che il tempo della loro compulsione contro i musulmani in Africa è passato per sempre. Dopo l’istituzione dello Stato islamico e l’espansione dei suoi soldati in molte aree della terra africana”, hanno proclamato i terroristi jihadisti.

Hanno anche menzionato la Spagna come uno dei “colpevoli” dell’arrivo del cristianesimo in Africa, il che potrebbe significare una minaccia per il Paese e anche per tutti i missionari spagnoli che predicano e lavorano nel continente africano, aggiunge La Razón.

Attualmente, gli attacchi ai cristiani africani si ripetono continuamente ei missionari sono in pericolo. Dal SIT lavoriamo affinché la situazione di tutti loro non venga dimenticata e per poter dare loro voce affinché la situazione di tutti loro sia conosciuta.