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L’Afghanistan è diventato il paese più pericoloso per i cristiani

L'Afghanistan è diventato il paese più pericoloso per i cristiani

Secondo i dati dello scorso anno, l’Afghanistan ha superato la Corea del Nord in termini di minacce e disordini da parte dei cristiani. Il Paese coreano era in cima alla lista da 20 anni e nonostante la persecuzione nel Paese nordcoreano sia aumentata anche quest’anno, l’Afghanistan lo ha superato. La situazione nel Paese mediorientale è soffocante per i cristiani: gli uomini cristiani rischiano la morte quasi certa se viene scoperta la loro fede. È più probabile che donne e ragazze sopravvivano, ma potrebbero essere costrette a sposare giovani combattenti talebani come “bottino di guerra”. Sono anche a rischio di essere violentate o trafficate.

La Open Doors World Persecution List, che registra i livelli di persecuzione e discriminazione contro i cristiani nel mondo, indica anche che oltre 360 ​​milioni di cristiani affrontano alti livelli di persecuzione e discriminazione per la loro fede, con un aumento di 20 milioni rispetto allo scorso anno. Questa cifra rappresenta un cristiano su sette nel mondo.

Quest’anno si sono registrati i livelli di persecuzione più alti mai registrati: il numero dei cristiani uccisi per la loro fede è passato da 4.761 casi registrati a 5.898. Nell’Africa subsahariana, soprattutto in Nigeria, la maggior parte di questi casi è concentrata.

Anche il numero totale delle chiese attaccate è aumentato, da 4.488 casi registrati a 5.110; oltre a detenzioni e arresti, che sono aumentati del 44% rispetto al 2021 a 6.175 casi, di cui 1.315 avvenuti in India.

Altri Paesi che hanno registrato un aumento delle violenze e delle persecuzioni dei cristiani sono: Qatar, Indonesia, Myanmar e Bhutan. Allo stesso modo, continuano a registrarsi voli di massa di cristiani in altri paesi a causa del pericolo per la loro incolumità, come nel caso di Iraq, Siria, Libano e Giordania.

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