I cristiani nelle Filippine subiscono un attentato terroristico

I cristiani stavano celebrando la messa domenicale quando hanno subito un’esplosione, di cui, secondo la BBC, il Daulah Islamiyah-Maute ha rivendicato la responsabilità. A Marawi sono morte quattro persone e altre quarantacinque sono rimaste ferite. La maggior parte di loro sono studenti.

Il generale Nobleza ha affermato che 11 dei suoi membri sono stati uccisi in uno scontro con l’esercito filippino il venerdì precedente nella vicina città di Datu Hoffer Ampatuan. Secondo lui l’esplosione di domenica potrebbe essere una forma di ritorsione.

Il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. ha condannato l’attacco mortale lo stesso giorno, affermando: “Condanno nella maniera più forte possibile gli atti insensati e atroci perpetrati da terroristi stranieri. Gli estremisti che commettono violenza contro gli innocenti saranno sempre considerati nemici della nostra società”. In risposta, la polizia e l’esercito hanno rafforzato le misure di sicurezza nel sud del Paese e intorno alla capitale Manila.

Il segretario alla Difesa Gilberto Teodoro ha rivelato “forti indizi della presenza di un attore straniero” nell’attacco, rifiutandosi di fornire ulteriori dettagli per non compromettere l’indagine in corso. Sul posto sono stati rinvenuti frammenti di un mortaio da 16 mm, come ha riferito l’ufficiale di polizia Emmanuel Peralta durante la conferenza stampa.

Il capo delle forze armate Romeo Brawner ha suggerito un possibile collegamento con le recenti operazioni militari contro gruppi locali filo-Stato islamici nel sud delle Filippine. Il capo militare ha dichiarato che un’operazione effettuata domenica a Lanao del Sur ha provocato la morte di un leader del gruppo Dawlah Islamiya-Maute, suggerendo la possibilità che l’attacco di domenica fosse una vendetta.

Così, la situazione nelle Filippine sta peggiorando profondamente per i cristiani locali, diventando un punto di attacco per i gruppi radicali che hanno sempre più spazio e forza in questo Paese.

Deja una respuesta

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *