Tensione in Ucraina: i cristiani subiscono abusi sotto l’occupazione russa

Nel contesto dell’occupazione militare russa dell’Ucraina, i cristiani stanno affrontando gravi abusi, tra cui torture, attacchi alle loro chiese e la rimozione di leader religiosi, ha appreso Christian Post.

In risposta a questa situazione, i politici degli Stati Uniti hanno alzato la voce. In una lettera indirizzata al presidente della Camera Mike Johnson, un gruppo di repubblicani, tra cui Richard Land, ex presidente della Commissione per l’etica e la libertà religiosa, ha denunciato le azioni dell’esercito russo. Secondo la lettera, i leader di Vladimir Putin attaccano i pastori cristiani in pensione con l’accusa di non essere sostenitori del regime filo-russo.

Steven Moore, ex capo dello staff dell’ex deputato repubblicano Pete Roskam dell’Illinois e fondatore dell’Ukraine Freedom Project, ha commentato: “I repubblicani evangelici devono essere consapevoli di questo. Le persone che adorano Dio vengono torturate e uccise a causa della loro fede. I russi reprimono centinaia di migliaia di cristiani nei territori occupati. Moore ha aggiunto che molti cristiani considerano l’attuale occupazione peggiore di quella sovietica.

In relazione alla difficile situazione in Ucraina, alcune associazioni cristiane hanno lanciato una campagna per dare sostegno ai cristiani di quel Paese. La campagna mira a fornire assistenza vitale alle comunità religiose colpite dall’occupazione militare in corso, ma si sta rivelando inefficace nel garantire la sicurezza dei cristiani in Ucraina.

La situazione in Ucraina continua ad essere oggetto di preoccupazione internazionale, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e la libertà religiosa dei suoi cittadini, in particolare di coloro che praticano la fede cristiana in un contesto di conflitto armato e di occupazione straniera che dura da anni.

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