Il Papa incontra l'Ungheria per riconciliarsi sulla situazione in Ucraina e sui cristiani perseguitati

Il Papa ha incontrato la presidente dell’Ungheria, Katalin Novák, per discutere di diversi temi. Tra questi la guerra in Ucraina e la situazione dei cristiani perseguitati nel mondo. In questa linea il Santo Padre ha sottolineato l’importanza della libertà religiosa e il terrore che i cristiani subiscono in molte parti del mondo.

Dopo altre dichiarazioni e parole, il Papa continua a insistere sulla necessità di porre fine alla guerra in Ucraina e di stabilire una pace definitiva. Così come incoraggia Paesi e Stati a proteggere i cristiani di tutto il mondo che continuano a vivere l’orrore della mancanza di libertà religiosa. Paesi come Nigeria, India, Corea del Nord, Cina… continuano a perseguitare, uccidere e insultare le comunità cristiane. Oggi, l’attenzione che ricevono dalle istituzioni politiche e dalle posizioni di potere è insufficiente e continuano a non fare nulla per migliorare questa situazione. In molti paesi i cristiani subiscono quotidianamente attacchi terroristici e non sono ancora in grado di condurre una vita pacifica e stabile.

Dal SIT lottiamo per dare loro voce e incoraggiare diverse entità a collaborare per alleviare questa situazione in cui soffrono molte famiglie cristiane. Nelle situazioni di emergenza umanitaria, come il Covid o la guerra in Ucraina, i cristiani sono sempre i più svantaggiati poiché non hanno la protezione di alcuna istituzione o organizzazione statale. Per questo dal SIT continuiamo a fornire questo aiuto e cerchiamo di migliorare le condizioni di vita dei cristiani che temono per la loro vita e quella delle loro famiglie. Ci impegniamo per raggiungere la libertà religiosa nel mondo e affinché i cristiani siano liberi per la loro fede.

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